I casi di successo dello studio del dott. Diego Pozza

Un 53 enne, attività lavorativa molto stressante, rilevanti problemi circolatori per un diabete in terapia insulinica ed ipertensione arteriosa da 10 anni. Problemi di erezione inizialmente risolti con Viagra e Caverjet intracavernoso. Da due anni questi rimedi non funzionano e lui, non volendo rinunciare alla attività sessuale, decide di ricorrere alla soluzione definitiva “la Protesi Peniena Idraulica”. Si è ricoverato la mattina alle 8 ha fatto le analisi, le radiografie e la visita cardiologica. Alle 11 intervento chirurgico con piccola incisione cutanea di 4-5 cm, alla radice del pene. Da questa piccola incisione si inserisce un serbatoio “lock out” con 75 ml di soluzione fisiologica nello spazio perivescicale. Si aprono i corpi cavernosi che risultano lunghi 23 cm. Inserimento dei cilindri protesici Colopast Titan.

Dalla stessa apertura si posiziona nello scroto, tra i due testicoli, una pompa, grande come un testicolo con dei tubicini che la collegano al serbatoio ed ai cilindri protesici. L’intervento è concluso. Il paziente ha un pene di dimensioni superiori a prima, che può essere gonfiato fino ad una rigidità massimale semplicemente schiacciando la piccola pompa scrotale. Dall’esterno non si vede nulla. La mattina successiva il paziente viene dimesso e ritorna a casa guidando l’automobile. Dopo un paio di giorni torna alla sua normale attività lavorativa. La incisione viene mascherata dai peli pubici. Il pene presenta dimensioni superiori a prima ed i cilindri non possono essere percepiti dalla partner. Il pene diventa rigido schiacciando la piccola pompa e rimane rigido, anche dopo la eiaculazione che avviene come prima, fino a quando la pompa viene disattivata con una piccola manovra.

Il paziente è contento. Sa di poter avere rapporti sessuali senza dover utilizzare farmaci. La moglie è soddisfatta perché il marito riesce ad avere una attività sessuale assolutamente spontanea in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Il Dottor Diego Pozza ha la maggiore casistica di protesi peniene (oltre 540) piantate in Italia da un singolo Specialista